01 Ott Il lento addio a contanti e assegni
Un futuro di pagamenti digitali anche per i consumatori italiani
I CONTANTI, gli assegni e persino le più moderne carte di credito in plastica: nei prossimi decenni, tutti questi strumenti di pagamento potrebbero diventare degli oggetti d’antiquariato, almeno per i giovani nati nell’era di internet, a cavallo tra il secondo e terzo millennio.
In Italia, stanno infatti crescendo come un fiume in piena i pagamenti digitali, quelli cioè che passano attraverso i più comuni dispositivi elettronici, dal computer portatile ai tablet fino ai popolarissimi smartphone, i telefonini di ultima generazione.
Gli ultimi dati dell’Osservatorio, diffusi nella primavera scorsa e relativi al 2018, attestano un tasso di incremento di ben il 56{8d9a335f8b2ed886cae3432323217540a602142bdb6d278abf69f82cb7487844} per i cosiddetti new digital payment, i pagamenti digitali di ultima generazione effettuati con dispositivi avanzati.
Lo scorso anno, per esempio, le transazioni in denaro nei negozi attraverso gli smartphone sono aumentate di ben il 650{8d9a335f8b2ed886cae3432323217540a602142bdb6d278abf69f82cb7487844}, raggiungendo il valore complessivo di 530 milioni di euro, per un totale di 15,6 milioni di operazioni effettuate.
Sono dati oggettivi che ci dovrebbero far riflettere non a caso infatti, il Politecnico stima che le transazioni nei punti vendita attraverso il cellulare (Mobile Proximity Payment) raggiungano un valore tra i 5 e i 10 miliardi di euro già entro il 2021.
Non va dimenticato, però, che le transazioni via smartphone sono soltanto uno spaccato nel ben più ampio mondo dei new digital payment. Notevoli sono per esempio i numeri che attestano il boom di un’altra categoria di strumenti di pagamento avanzati. Stiamo parlando delle carte contactless, cioè le credit card che permettono di fare acquisti ultrarapidi negli esercizi commerciali, semplicemente avvicinando la tessera di plastica al terminale Pos dei negozi, senza la classica ‘strisciata’ della banda magnetica e senza neppure la necessità di firmare lo scontrino, quando il prezzo da versare è inferiore a 25 euro.
Lo scorso anno infatti è stato effettuato oltre 1 miliardo di operazioni di pagamento da parte dei possessori di carte contactless, per un valore complessivo di 47 miliardi di euro che, secondo gli analisti, dovrebbe salire tra i 75 e i 100 miliardi entro il 2021. Questo testimonia che le contactless, grazie al loro funzionamento flessibile e veloce, sono utilizzate sempre più spesso anche per fare micro-acquisti, ad esempio per comprare un biglietto del treno, del tram o per pagare un semplice spuntino al bar.
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